Ingredienti
La zuppa gallurese è una zuppa di pane tipica della cucina sarda formata da strati di pane imbevuti nel brodo e formaggio.
Una regione circondata dal mare come la Sardegna è in grado di regalare piatti di terra davvero incredibili, come la zuppa gallurese. Questo primo piatto all’aspetto somiglia più a una lasagna e non ha quasi nulla di una zuppa. Eppure la tradizione dell’isola etichetta come supa tutte quelle ricette che prevedono l’utilizzo di pane inzuppato in qualsiasi liquido.
Nel caso della zuppa di pane gallurese si utilizza il brodo di pecora con cui si bagnano strati di pane inframmezzati da strati abbondanti di formaggio. Dimenticatevi infatti che questo prodotto tipico sardo sia poco sostanzioso, anzi! Date un’occhiata alla ricetta tradizionale e scoprirete che non è affatto così.
Come preparare la ricetta zuppa gallurese
- Per prima cosa preparate il brodo di pecora. Mettete in una pentola capiente il pezzo di carne, sedano, carota, cipolla tagliati grossolanamente e una manciata di sale grosso.
- Coprite con l’acqua fredda, poi mettetela sul fuoco e portate a bollore. Abbassate la fiamma e lasciate cuocere per un paio di ore.
- Nel frattempo grattugiate il formaggio (oppure tagliatelo a fette) e conditelo con abbondante pepe nero macinato al momento.
- In una pirofila adatta alla cottura in forno formate strati di pane e formaggio, proprio come se steste facendo della lasagne. L’ideale sarebbe avere due strati di pane e due di formaggio.
- Prima di coprire l’ultimo strato con il formaggio versate il brodo con un mestolo (dopo averlo accuratamente filtrato). Aiutatevi anche bucherellando il pane con una forchetta di modo che il liquido venga assorbito. Aspettate qualche minuto poi eventualmente aggiungete altro brodo.
- Coprite con il formaggio e cuocete a 200°C per 30 minuti. Vi consigliamo di lasciar intiepidire la zuppa prima di servirla.
Questo primo piatto è perfetto anche da preparare in anticipo e rappresenta un ottimo modo di utilizzare il pane raffermo. Tra le altre ricette sarde vi consigliamo di provare anche i culurgiones, un formato di pasta ripiena davvero particolare.
Ecco un video che mostra in pochi e semplici passaggi come realizzare questa zuppa sarda. Le dosi sono leggermente diverse dalle nostre ma non è certo un piatto dove occorre essere troppo precisi, anzi!
Le varianti più comuni della zuppa cuata
A seconda della zona, la zuppa può essere servita e preparata in varie modalità: alcune persone utilizzano il pane carasau, altre preferiscono la spianata (un panino circolare, morbido e profumato tipico della provincia di Sassari), mentre altre ancora scelgono di consumarla con solo il brodo di pecora o agnello, arricchito da cubetti di verdure.
Un altro ingrediente che varia di famiglia in famiglia è il formaggio utilizzato. Per tradizione si impiega sia quello vaccino che quello pecorino. Ecco quindi che la panedda, un formaggio a pasta filata a forma di pera, può essere sostituito con dal casizolu.
Zuppa gallurese: la storia
Le origini di questo piatto si perdono nei meandri del tempo ma se ne trova traccia già in alcuni ricettari medievali. Nota anche come supa cuata, ossia zuppa nascosta per via della particolare tecnica di preparazione, pare che debba la sua origine ai piatti della cucina italo-aragonese.
Erano loro infatti che chiamavano suppa, poi tradotto semplicemente supa in dialetto sardo, tutte quelle preparazioni in cui il pane veniva inzuppato in brodo, acqua o latte. Attenzione però a non fare l’errore di considerare questo primo piatto sardo tipico della Gallura, la regione a nord dell’isola, come un piatto povero.
Da sempre è il primo piatto per eccellenza dei matrimoni e delle feste paesane, quindi non sottovalutate il suo sapore!
Conservazione
La zuppa gallurese il giorno dopo è ancora più buona. Consumatela riscaldandola al forno e conservatela in frigorifero per massimo un paio di giorni.